Ecco spiegata la definizione di “Comunicazione Strategica”. Per capire davvero quanti errori stai commettendo [e come rimediare].
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Spesso mi chiedono cosa si intenda esattamente per “Comunicazione Strategica”.
La risposta più intuitiva che posso darti è questa:
la Comunicazione Strategica è il passaggio da una comunicazione che semplicemente dice/informa a una che induce un pensiero e quindi genera un comportamento.
È una super-semplificazione, ti avviso. Non me ne vogliano gli amici linguisti.
Sarebbero necessarie diverse premesse tecniche per poter rispondere compiutamente a questa domanda, ma te le risparmio.
Dovremmo altrimenti parlare di enunciati performativi, atti illocutori e atti perlocutori… che ritengo siano dettagli interessanti solo per gli addetti ai lavori.
Invece qui voglio fornire informazioni pratiche e utili per chiunque desideri saperne di più a prescindere da quale mestiere svolga nella vita (senza che debba prendere una laurea in filosofia del linguaggio).
Perché credo sinceramente che tutte le persone, indipendentemente dal ruolo, potrebbero e dovrebbero utilizzare meglio la propria comunicazione per raggiungere più facilmente i propri obiettivi.
Pur nel fornirti una versione semplificata e pronta all’uso, però, intendo sempre onorare i grandi Maestri. Siamo infatti tutti debitori di studiosi straordinari.
Grazie a J.L. Austin, per esempio, abbiamo capito che “ogni espressione linguistica è in realtà un’azione pratica”.
E grazie a P. Watzlawick abbiamo completato il concetto imparando che “non è possibile non comunicare”, ovvero che ogni comportamento è comunicazione.
Per questo, oggi possiamo dire che la comunicazione strategica non intende la comunicazione umana (ovvero la parola e tutti gli altri aspetti non verbali) solo come un sistema di segni utili a capirsi, ma la considera un vero e proprio agire, un comportamento.
La comunicazione è azione. E come tale può essere utilizzata per creare cose concrete.
La comunicazione strategica è l’evoluzione dell’antica Arte Retorica di duemila anni fa, arricchita e perfezionata attraverso conoscenze di psicologia, linguistica, sociologia, neuroscienze.
Secondo l’approccio strategico la comunicazione ha sempre un obiettivo. Innesca dei processi mentali, genera delle conseguenze e non si dissolve con la fine dell’atto comunicativo, perché i suoi effetti hanno ripercussioni nel tempo e nella mente dell’interlocutore.
Per queste ragioni sono solito dire che:
“con le tue parole puoi far accadere le cose che vuoi, se sai come farlo”.
Non è solo un concetto o uno slogan. È qualcosa di concreto, reale. Infatti lo vedo realizzarsi tutti i giorni. Soprattutto all’inverso, purtroppo.
In questi ultimi dodici anni nella mia professione ho visitato centinaia di aziende e incontrato migliaia di persone, e ho visto l’impatto della comunicazione. Ho compreso la potenza della comunicazione strategica.
Perché la comunicazione non diventa strategica solo quando lo vogliamo!
Diventa strategica quando assume determinate caratteristiche, anche se noi non ne siamo consapevoli.
Le persone non si rendono conto delle ripercussioni che il proprio modo di comunicare genera nella mente dei loro interlocutori.
Per questo ti dico che ho vista “accadere” la comunicazione strategica soprattutto al contrario. Ovvero ho visto persone che hanno generato risultati pessimi, controproducenti e assolutamente non voluti proprio a causa di un utilizzo sbagliato della comunicazione.
Scusa Filippo, ma ti riferisci magari ai risultati dei grandi manager nelle aziende?
No, non solo. Ed è questo il problema.
La comunicazione strategica ci accompagna, e impatta sugli esseri umani a prescindere dal ruolo.
Prova a rifletterci.
Magari sei un medico, e di fronte a te hai un paziente che sottovaluta una situazione, o non vuole seguire una tua indicazione, sottoporsi a una terapia.
Tu sai che la sua vita potrebbe peggiorare se non segue le indicazioni mediche, danneggiando se stesso e le persone che gli stanno vicino. Secondo te, in quel caso una comunicazione efficace può avere effetti concreti? Se tu fossi in grado di gestire al meglio la tua comunicazione per accompagnare il tuo paziente verso la decisione migliore, non sarebbe utile?
Facciamo un altro esempio.
Hai presente quanti danni può fare un genitore, magari anche animato dalle migliori intenzioni, se non comunica in maniera efficace? O al contrario, hai idea di che straordinario dono può fare ai propri figli trovando il modo migliore per trasmettere insegnamenti e valori?
Nel mio libro ho riportato volutamente alcuni esempi su questo specifico tema, perché ritengo che sia un dovere diffondere queste informazioni.
Vediamo un altro caso.
Magari sei un attivista per qualche associazione. Insieme ad altre persone che condividono con te questa missione (di qualsiasi tipo, per l’ambiente, la ricerca, gli animali…) provi a diffondere la vostra idea. Perché sai che è giusta e il mondo sarebbe un posto migliore se tutti fossero informati e sensibilizzati. In quel caso le parole che scegli, il modo di presentarti e il modo di promuovere la vostra associazione possono fare la differenza?
Potrei andare avanti tutto il giorno con gli esempi.
- Magari sei un insegnante che deve tirare fuori il meglio dai propri studenti,
- magari sei un venditore che deve cercare di vendere un valido prodotto,
- magari sei il responsabile di un team di lavoro che deve motivare i propri collaboratori e gestire le dinamiche del gruppo,
- magari sei un politico,
- magari sei un parroco,
- magari sei un allenatore di una squadra di calcio,
- magari sei un ragazzo con una grande idea,
- magari sei il gestore di un locale,
- magari l’addetto alla sicurezza di quel locale,
- magari sei un assicuratore,
- magari l’istruttore di scuola guida,
- magari uno psicoterapeuta
- …
In tutti questi casi pensi che una migliore comunicazione, una consapevole ed efficace comunicazione strategica possa essere utile?
Pensi che qualcuno nei ruoli che ti ho appena indicato ha mai creato dei danni comunicando male e inconsapevolmente?
Io non dovrei dire queste cose.
In un mondo ideale queste cose dovrebbe dirle la scuola dell’obbligo!
E invece io sono costretto a dirle.
Nella scuola che hai frequentato, o in quella che frequentano i tuoi figli, hanno mai fatto qualche corso di comunicazione efficace? Di gestione dei conflitti o negoziazione? Di assertività? Di public speaking?
Rispondo io per te: NO!
E infatti vedo tutti i giorni grandi lavoratori che non sanno comunicare, che fanno danni con le loro parole.
Vedo ragazzi usciti brillantemente dalle università che non sono in grado di sostenere un colloquio di lavoro, o che quando entrano in azienda non riescono a lavorare in team, si annientano nelle riunioni, fanno figure ridicole di fronte al loro responsabile o a un cliente.
Ma ti sembra normale?
Conosci anche tu un qualche valido libero professionista (un commercialista, un geometra, un avvocato…) che fa la fame non perché sia incapace ma esclusivamente perché non riesce a comunicare, a far percepire il proprio valore, a trovare clienti?
Io ne conosco troppi.
La comunicazione strategica – che ripeto dovrebbe essere insegnata a scuola – può aiutare queste persone. Anzi, può aiutare le persone, indipendentemente dal ruolo.
In un articolo come questo è ovvio che più di tanto non si può approfondire. Ci vuole molto più spazio, ci vuole del tempo. E ci vuole un po’ di impegno da parte tua.
Ma ti invito a fare il primo esercizio utile per migliorare la tua comunicazione.
Nei prossimi giorni osserva accuratamente le reazioni delle persone mentre parli con loro. Nota i dettagli mi raccomando: le risposte che ti danno, come cambiano le espressioni del viso, il tono della voce, la loro postura. Allenati cioè ad osservare quelli che chiamiamo “segnali deboli” della comunicazione.
Ti accorgerai che non è semplice, ci vuole concentrazione e impegno. Ma è davvero un ottimo allenamento.
Se vuoi saperne di più ti invito a seguire questo blog. Come hai visto attraverso i diversi articoli metto sempre in luce un aspetto, una tecnica, un dettaglio della comunicazione strategica.
Se invece sei interessato ad approfondire l’argomento più velocemente e in maniera più strutturata, ti consiglio di leggere il libro “Il Congiuntivo Non Ti Salverà”.
Perché è il libro che avrei voluto leggere, ma che non ho mai trovato in libreria.
È diviso in tre parti:
- Fatti capire
- Convinci
- Fai accadere le cose
1. La prima parte affronta i temi fondamentali della comunicazione. Ti indica tutte le variabili da tenere sotto controllo. Ti mostra gli errori più frequenti e ti spiega perché a volte non riesci a farti capire. Poi ti mostra come correggerli facilmente. Fornisce un quadro d’azione completo e subito applicabile.
2. La seconda parte entra nel tema della comunicazione persuasiva e, grazie alla psicologia applicata, ti spiega com’è possibile convincere le persone. Poi svela 7 tecniche di comunicazione efficace, che di solito conoscono solo gli addetti ai lavori. Potrai iniziare a sperimentarle immediatamente, o a riconoscere quando qualcuno le utilizza (magari su di te).
3. La terza parte, infine, passa a un livello avanzato. E ti mostra davvero cosa significa “far accadere le cose” con la comunicazione. Perché i risultati che otteniamo, le decisioni che prendiamo e che le persone prendono intorno a noi sono pesantemente influenzate dalla comunicazione. Questa è la parte in cui la comunicazione diventa strategica e ti mostra l’incredibile impatto che ha nella tua vita.
Se deciderai di leggerlo succederà questo:
- Scoprirai esattamente il tuo attuale livello di comunicazione.
- Riconoscerai tutti gli errori più frequenti.
- Imparerai 7 tecniche di comunicazione efficace. E la settima – da sola – ti può davvero cambiare la vita.
- Imparerai come capire a fondo le persone e convincerle con le tue parole.
- Capirai come “far succedere le cose”.
Credo talmente nelle informazioni e nel metodo descritto nel libro, credo talmente nell’importanza di diffondere queste informazioni che ho deciso di:
offrirti una super garanzia
compra il libro, leggilo e se non ti piace, non ti convince, non è utile per te…
me lo puoi rispedire e io ti restituisco i soldi
Esatto, hai capito bene:
- compri il libro
- lo leggi
- se per qualsiasi motivo non ti piace, me lo rispedisci e io ti restituisco i soldi.
Non ci sono asterischi. Me lo rispedisci e ti restituisco i soldi.
Voglio toglierti dall’impiccio di doverci anche solo pensare. Compralo. Leggilo. E poi decidi se ha avuto senso quella lettura.
Il tuo “rischio” me lo assumo io.
Un corso dal vivo ti costa minimo 1.000 euro. Ed è giusto rifletterci.
Il libro costa 27 euro, la spedizione è gratis.
(N.B. è un libro stampato, non un pdf o un ebook, ti arriva a casa per posta)
Non ci devi pensare nemmeno 1 minuto.
- Compila il form qui sotto con i tuoi dati,
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- poi sarai indirizzato automaticamente su Paypal per pagare in tutta sicurezza.
Alla comunicazione strategica e ai tuoi risultati.
Filippo Mora
INFO UTILI:
- Il libro è disponibile esclusivamente online, sul sito filippomora.it oppure su Amazon.
- Su Amazon però non è possibile offrire la garanzia totale.
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- Per qualsiasi necessità scrivi a info@filippomora.it
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