Che cosa ne pensi del muro che Donald Trump vuole costruire al confine tra Stati Uniti e Messico?
Immagino tu sappia di cosa sto parlando. L’allora candidato alla presidenza degli Stati Uniti d’America, Donald Trump, fece una promessa elettorale: «costruirò un muro al confine con il Messico!».
Sembrava una smargiassata bella e buona, giusto per dichiararsi aderente a una certa idea di protezione dei confini.
Ma poi Trump, forse anche per questa dichiarazione, presidente lo è diventato. E la promessa del muro sembra proprio interessato a mantenerla.
Già in una conferenza stampa del neo eletto presidente, a gennaio 2017, venne dichiarato che: «costruire una barriera fisica al confine meridionale è qualcosa di più di una semplice promessa da campagna elettorale. È un primo passo di comune buon senso per rendere finalmente sicuri dei confini ora troppo porosi. Questo bloccherà il flusso didroga, crimine, immigrazioneillegale negli Stati Uniti».
Proprio mentre scrivo l’articolo, Donald Trump sta parlando alla nazione Americana dallo Studio ovale della Casa Bianca, in un discorso televisivo a reti unificate, proprio sul tema del muro.
Ci sarebbero molte cose da dire sulla comunicazione di Trump, pre e post elezione. E magari ne parlerò in altri articoli pur sapendo quanto spinoso sia parlare di politica (e ancor più di personaggi politici). Ma come ormai avrai capito non mi interessa giudicare i fatti o le persone: mi interessa analizzare la comunicazione. E nell’ambito politico si possono trovare davvero molti spunti intriganti.
Quindi non ti dirò cosa penso del muro e non mi interessa sapere cosa tu pensi del muro.
Ok?
Perfetto. Proseguiamo.
La politica è un gioco di percezioni. E di solito vince proprio chi riesce nella battaglia della percezione.
L’idea di costruire un muro lungo il confine tra USA e Messico, 3.100 chilometri, costo 5,7 miliardi di dollari (perché di questo si tratta), come potrebbe essere percepita nella mente degli americani?
Certo, dipende dalle loro idee politiche e altri fattori.
Ma in generale, secondo te, come potrebbe essere percepita dalle persone quest’opera?
Anzi, più facile, come potrebbero percepire quest’opera gli scettici e i dubbiosi del presidente Trump?
Esatto: un’opera faraonica, un enorme spreco di soldi, inutile allo scopo, uno schiaffo al Messico, un’idea di America chiusa, ecc ecc.
Indipendentemente da come la si veda, sono critiche ragionevoli non c’è che dire.
Ma adesso ti chiedo di fare un esperimento. Cioè di notare come cambia la percezione della stessa opera grazie a un’intelligente azione di comunicazione strategica.
Il giorno 30 dicembre 2018, Trump pubblicava su Twitter questo messaggio.
La traduzione è: “Il presidente e la signora Obama hanno costruito un muro di tre metri intorno alla loro residenza di Washington DC. Sono d’accordo, totalmente necessaria per la loro sicurezza. Gli Usa hanno bisogno della stessa cosa, una versione leggermente più grande!”.
Bene. Ora che percezione si ha del muro con il Messico?
La stessa di prima?
Non proprio vero?
Certo, i detrattori convinti di Trump non cambiano idea… ma il popolo americano è formato da 325 milioni di persone.
Il messaggio contenuto in quel tweet è ben progettato. Un equilibrio perfetto di più fattori a comporre una potente “similitudine”, una figura retorica davvero efficace.
Talmente potente da far percepire che anche gli Obama sono, in fondo in fondo, favorevoli al muro.
Io non so chi tu sia, che mestiere tu faccia e perché stai leggendo questo blog e questo articolo. Ma una cosa la so: una comunicazione più efficace può aiutarti a raggiungere con maggior facilità i risultati che desideri. Sia che tu ambisca a diventare presidente di una Nazione o semplicemente riuscire bene nella tua vita e nel tuo lavoro.
Per questo ho deciso di scrivere questo blog, per aiutare le persone a prendere coscienza che una comunicazione più efficace può davvero cambiare la vita.
E per questo ho scritto un libro.
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Filippo Mora
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Filippo Mora è un esperto di Comunicazione Strategica, ovvero di quelle dinamiche [linguistiche, psicologiche, sociologiche] che portano la comunicazione ad essere non solo uno strumento in grado di informare ma soprattutto capace di generare comportamenti e ottenere risultati. Svolge attività di consulenza e formazione in tutta Italia.
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