Un articolo pubblicato su “Il Sole 24 Ore” il 5 dicembre 2018 titola: «Oggi fare il consulente significa saper comunicare e persuadere».
Alla buon’ora, mi verrebbe da dire! Finalmente.
Era ora che un giornale, autorevole e mainstream, scrivesse e certificasse questa cosa: oggi, se vuoi ottenere risultati nel tuo lavoro devi imparare a comunicare efficacemente (oltre ad avere competenze specifiche, ovvio).
L’articolo si focalizza sui consulenti, ma potremmo tranquillamente estendere il concetto a chiunque per mestiere si interfacci con altre persone. Indipendentemente dal ruolo e dalla professione.
Per assurdo si potrebbe scrivere un articolo con il medesimo titolo per tutte o quasi le categorie: oggi fare l’insegnante, il manager, il prete, il dentista, il politico, il commercialista, l’avvocato, il commerciante, l’architetto, il sarto… significa saper comunicare e persuadere.
Oggi fare il genitore significa saper comunicare e persuadere.
Potrei andare avanti all’infinito, è un concetto assoluto.
Per riuscire in qualsiasi attività che preveda il contatto con altri esseri umani è necessario abbinare alle competenze specifiche anche buone abilità comunicative.
E sinceramente sono in imbarazzo a doverlo scrivere, a doverlo spiegare nel mio lavoro tutti i giorni, nelle aziende, a tutti i livelli. Dovrebbe essere la scuola a insegnarlo. E le persone dovrebbero averlo ormai capito nel ventunesimo secolo.
Invece, se in chiusura del 2018 “Il Sole 24 Ore” scrive un articolo di questo tipo significa che così non è.
Egoisticamente potrei dire: meglio! Vuol dire che ho lavoro garantito almeno per i prossimi 20 anni. Ma un po’ mi spiace, perché sarebbe certamente un mondo migliore se tutti interiorizzassimo questo pensiero.
Le persone invece lo rifiutano questo pensiero.
Vuoi sapere perché?
Perché mancano di umiltà. Ecco, l’ho detto.
Esiste un passaggio mentale, quasi in tutti noi, secondo cui il “nostro modo di essere” e il “nostro modo di comunicare” sono più o meno la stessa cosa. Pensaci. In fondo il nostro modo di comunicare ci caratterizza, ci rappresenta, è il mezzo per esprimere quello che pensiamo, chi noi siamo.
E chi ammette, davvero, di dover migliorare il proprio modo di essere?
Ma questo passaggio mentale, cioè fondere la persona con la sua comunicazione in un tutt’uno, è un sillogismo fasullo. Non è vero.
In che senso? Io posso essere una brava persona ma comunicare male? Ma certamente. Proprio così.
E al contrario, posso essere una persona meschina che comunica benissimo.
Posso essere un genitore con le migliori intenzioni ma che non riesce a trovare la chiave giusta per dialogare con il proprio figlio, oppure posso essere il professionista preparato che non riesce a trovare clienti.
E al contrario posso tranquillamente essere un truffatore che persuade un anziano a dargli tutti i suoi soldi. O più in generale posso essere un bugiardo che ti convince a fidarsi di lui.
Come pensiero razionale tutti lo comprendiamo, è talmente ovvio. Ma questo non è un pensiero solo razionale perché tocca inevitabilmente le nostre sensazioni, che condizionano i nostri processi di pensiero.
Si deve finalmente capire che la comunicazione è un’abilità, una competenza, e come tale può essere allenata, imparata, esattamente come si impara l’inglese o a guidare l’automobile.
Se hai buone intenzioni, se hai buoni contenuti, se sei un valido professionista devi imparare a comunicare efficacemente. Non basta essere preparati o avere le migliori intenzioni.
Non sei un cattivo genitore se non hai trovato il modo giusto di comunicare con tuo figlio. Non sei un fallito se sei un valido professionista che ha pochi clienti. Semplicemente nessuno ti ha insegnato come comunicare efficacemente per ottenere i risultati che ti prefiggi.
La nostra scuola ha fallito, questo sì. Ma tu puoi (e devi) fare qualcosa.
Nel mondo di oggi, sono davvero pochi coloro che possono permettersi il lusso di comunicare male. E probabilmente tu non sei uno di questi, come non lo sono io.
Pochi fortunati possono anche infischiarsene dei concetti di questo articolo, per tutti gli altri ci sono ottimi libri.
Filippo Mora
Filippo Mora è un esperto di Comunicazione Strategica, ovvero di quelle dinamiche [linguistiche, psicologiche, sociologiche] che portano la comunicazione ad essere non solo uno strumento in grado di informare ma soprattutto capace di generare comportamenti e ottenere risultati. Svolge attività di consulenza e formazione in tutta Italia.
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